domenica 17 giugno 2007

elioslibri, il mio nuovo blog

elioslibri nasce da un'idea antica: creare un fenomeno giornalistico sull'editoria.
A parole sembra facile. Occorre tutto il vostro aiuto: andate su http://blog.libero.it/elioslibri/view.php
e lasciate un commento. Se siete utenti della community verrete messaggiati con un ringraziamento personalizzato da parte di elioslibri. siete invitati a dire la vostra opinione sui temi trattati. La linea editoriale è fondamentalmente quella che c'è già e una parte è ancora in preparazione. Altri progetti sono attualmente in fase di studio. Scrivete per suggerimenti a:
m_venturini@email.it
riceverete una risposta.

MFV

un saluto a elioslibri

http://blog.libero.it/elioslibri/view.php


andateci, poi ditemi.

ripresa di parole-remote

bentornati su parole-remote

il blog continuerà ad esistere come affissione murale: indirizzerà le visite di chi mi conosce ad oggi e di chi capita qui x caso, verso il nuovo blog musicale sul quale vi darò presto informazioni.

Innovativo nella forma e nei contenuti non deluderà chi già mi legge, e interesserà altri bloggers.
Sarà un blog sulla musica e sui musicisti, e avrà sezioni tematiche che saranno tenute aggiornate.

Invito fin d'ora a proporre contenuti. scrivere a michele: m_venturini@email.it

sabato 21 aprile 2007

Cd scontati dal 20% al 30%

Inizia qui la partecipazione con il sito http://www.bol.it/musica/hp;jsessionid=9B713A698E2CDA9AA9569B4AE0EAA107
dove potete trovare Cd scontatissimi.
Lo sconto per oltre 1000 titoli di musica italiana e straniera è del 20%, sul jazz 30%.

sabato 7 aprile 2007

Eccovi i Tramuntana, da Catania

Volete un Rock etnico? Eccovi i Tramontana.

Un grande saluto ai Tramontana. Vi ho trovato su myspace, come vi dicevo nel msg.
Lasciatemi un commento, se volete. Sarà sicuramente gradito e utile.

La band di Catania dei Tramontana è un gruppo che deve ancora crescere, ma già vanta presenze in Rete. Il mio mestiere di recensore e promotore mi ha portato sulle tracce del MEI Festival 2006.
Se andate su www.arcoiris.tv e cercate in: le categorie, li potete trovare nello spettacolo live a Faenza, Firenze, in quella occasione.

I brani su myspace sono cilccati, a oggi, circa 330 volte ognuno. Un piccolo pubblico,

Una contaminazione elettronica usata come intro la troviamo all’inizio di ‘Curri’, poi entra la chitarra , con un buon sound. Le parole sono in dialetto siciliano. Potrebbe sembrare un ostacolo; e in effetti è così per un non nativo, ma sappiamo quanto sia importante il pop in dialetto. Lo aveva fatto Fabrizio De Andrè tra i primi, con Creuza de Mà del 1984.

Lo hanno fatto gli ‘A67, già recensiti da me su questo blog, cercatelo nell’indice.
E lo fanno anche i Tramontana. Il loro è un sound rock quasi Metal, la batteria scandisce il ritmo, e dopo aperture degne di un gruppo Heavy, inizia il cantato, una cadenza di assonanze letterarie che si snoda per tutto il pezzo; tranna che in 810, breve pezzo strumentale.

venerdì 6 aprile 2007

Benvenuto a Luca Stefanoli

Sono felice di farvi conoscere un bravo chitarrista, che dalla propria elettrica trae suoni che ricordano Maurizio Solieri, chitarrista, ricorderete, di Vasco Rossi.
E una somilianza tra Vasco Rossi e Luca Stefanoli si può fare: uno il maestro, rocker consunto dai live e dalle produzioni musicale, l'altro, Luca appunto, novello cantautore.


Vi allego il mio intervento su Luca

E' la prima volta che appare su 'parole-remote' e penso sarà soddisfatto di questo mio post su di lui.




Luca Stefanoli:


Precise e melodicamente pop arrivano le note di intro al piano di ‘Perché perché’. Segue l’approccio vocale di Luca Stefanoli, il ritmo è melodico, che ricorda, come già ricordato da altri critici, alcune melodiche di Vasco Rossi. Vero, anche per i riff alla chitarra elettrica, distorta quanto basta, e la batteria nello stile rock italiano.


‘Lulù scusa’ ha il sound elettrico che questo buon strumentista trae dalla propria chitarra.
Il ritmo è orecchiabile e originale allo stesso tempo; non ci sono contaminazioni postmoderne, anzi, per certi versi questo suono rock ricorda certi cocker degli anni ottanta; a volte ricorda i suoni rock del Ligabue classico anni ’90.


C’è un brano che inizia in lingua inglese;’Luca (from C B)’;
la dizione è chiara, forse vocali troppo aperte tipiche dell’accento italiano, ma un cantato nel complesso molto capibile ed intuibile anche al primo ascolto.
Poi segue una strofa in italiano e Stefanoli non si smentisce nel sound, e nella ritmica della batteria che precisa sottolinea i suoi passaggi melodici, le sue strofe e le pause tra queste.


Anche il successivo ‘Hate and Love’ è in inglese; ritmiche più lunge e più rilassate, una ballata soft rock, che prosegue in inglese. Invece ‘Parzialmente scremato’ è un buon pezzo blues alla chitarra e batteria nelle misure ortodosse di questo genere chitarristico, un brano strumentale.

Una canzone di attualità di D'Ambrosio

Chi segue 'parole-remote' sa che affianco le tematiche musicali a tematiche sociali. E' il caso degli 'A67 di Scampia, presso Napoli. Il loro sound parla alla gente, e della gente, di un quartiere iperurbanizzato che si è riconosciuto in un gruppo musicale locale.

Salutiamo gli 'a67 ringraziandoli per lo scambio di e-mail avvenuto tra me e loro, e ringrazio pubblicamente il loro managment per questa possibilità offertami.


Ma anche Massimiliano D'Ambrosio, www.massimilianodambrosio.it si è occupato e si occupa di sociale. Il brano l'La nave' parla di immigrazione clandestina, di persone che pur non avendo un'identità hanno tuttavia una grande orgoglio di appartenenza, ahimè, ai perdenti.



La Nave

Con due soldi di speranza, ubriachi in fondo al cielo
purchè il sogno non rimanga, a confonderci davvero.
Tra la riva e questa nave, ci sta un grado di distanza,
e la vita già ti appare tutta nella sua ignoranza.
Bianco filo di fortuna,porto i semi nella mano,
e il sorriso della luna, sembra l’ala di un gabbiano.
Che non c’è peggior dolore di una bocca che condanna,
e ci sprechi delle ore, ma non sai in che lingua parla.
Questi rami tra le onde, queste macchie di dolore,
queste foglie appese ai sogni, questi fiori di carbone.
Questo caldo movimento,della sabbia tra le mani,
questo bere dalla luna, per svegliarsi più lontani.
E ora accendono le luci,si prepara la bandiera,
ed il centro d’accoglienza si traveste da galera,
l’impressione che a baciarci sia l’odore della forca,
ma nessuno che sa dirci, qual’è il crimine o la colpa.
E poi spezzeranno il pane, nelle loro cattedrali,
nelle torri sigillate, da becchini e generali,
e poi chiuderanno il cerchio, e getteranno quel che avanza,
che gli basta che sul mare, non galleggi la speranza.
Questa nave a passo lento, ha bisogno di splendore,
è per questo che non sento neanche il minimo dolore,
e l’esilio io l’accettonon mi muovo volentieri,
in un mondo benedetto dalle mani dei banchieri.
E la nave punta al largo,
senza neanche un capitano,
pensavate ad uno sbarco,
ed invece ce ne andiamo.

links a/da Italianissima.net

Ho contattato italianissima.net sito che consiglio a tutti gli appasionati di musica. Ringrazio su 'parole-remote' l'Editor Pier Giorgio Tegagni di Italianissima.net.
Vi riporto la e-mail che ho inviato alla Redazione di Italianissima, ma non la reply to che mi è stata inviata, per rispetto della privacy di Pier Giorgio.





Spettabile Redazione,
sono l'autore di www.parole-remote.blogspot.com>
Se mi visitate leggerete di quanto ho scritto sul cantautore romano D'Ambrosio, previo il suo permesso per e-mail e telefono.
Ora vorrei inserire dei link a siti, non di propietà del cantante, siti che, come il vostro, parlano di lui. Ho visto avete una buona pagina a www.italianissima.net/articoli/articolo.asp?articolo=2006111513554.txt >
Vi scrivo per sapere se posso linkarmi a tale pagina, partendo dal blog sudetto. Vorrei fare una 'linkeria ragionata' spiegando cosa si va a trovare su ogni link.
Che condizioni chiedete, se le chiedete, per fare un link a voi?> Cosa potreste offrire in cambio della visibilità, pur minima, data dal mio blog ?
Per es. farmi scrivere sul vostro sito, e linkare il mio articolo sul vostro sito dal/al mio blog? >
Mi darete una risposta?

Non ci crederete ma Pier Giorgio non solo mi ha risposto positivamente per i link, ma mi ha anche incoraggiato a scrivere recensioni musicali.

Così in futuro su ww.italianissima.net troverete i miei post firmati:
Michele F Venturini.

riparlando di Max

Su 'parole-remote' Max D'Ambrosio giovane ma esperto cantautore romano era già apparso; torno volentieri sull'argomento in occasione del link tra Max e me su myspace.com.
Invito tutti a cercarci su myvideo: 'massimilianodambrosio' e 'micheleventurini'.
Già che ci siete lasciateci un post.

E ora una novità per tutti e una sorpresa per Max: eccovi alcune istantanee:

per vederle andate su ttp://www.massimilianodambrosio.it/circolo2.htm, (primo piano di Max);

oppure su http://www.massimilianodambrosio.it/circolo.htm, (Max che suona).
Invece su http://www.massimilianodambrosio.it/8.htm
trovate la foto che io chiamo di 'Max viaggiatore'.

Un grande ciao a Max, un grazie per il link su myspace e a presto.
Ciao a tutti.

i link di Arcoiris.tv

Andate, anzi correte, su Arcoiris.tv, seguite il link sulla destra: le categorie.

Vi si aprirà dinnanzi tutto lo scibile multimediale di questa nuova emittente online. Tutto quello presente, e non solo musica ma anche in film, e anche in lingua originale, e downlodabile o vedibile in downstream.
Arcoiris.tv dà la propria disponibilità ad essere linkata da siti di privati, per aggiungere contenuti mainstream a questi, a patto che se ne citi la fonte, e lo si fa con il link del brano in questione.
Provate.

lettera aperta agli Zibba e gli Almalibre

Ciao Zibba e gli Almalibre.
Sono Michele, ho 41 anni e sono un pianista e scrittore dalla provincia di La Spezia.
Sono l’autore del blog
www.parole-remote.blogspot.com, leggetemi se vi piace il mio stile, perchè adesso vi spiego.
Innanzitutto complimenti a tutti, ho visto il vostro intervento al Mei Festival 2006 e mi siete piaciuti davvero, avete talento e ci sapete fare col pubblico.

Dunque se avete letto il mio blog sapete già quasi di cosa si tratta:
essere recensiti, guadagnare visibilità su un blog esclusivo per il collegamento con arcoiris,
e questo riconoscerete è una mia idea innovativa.
Ma anche voi avete molte idee, credo abbiate imparato la lezione di Fabrizio De Andrè, e forse anche dei Modena City Ramblers, che come vedete ho recensito, alle solite condizioni che ora vi spiego.

Citando le fonti si potrebbe parlare di un gruppo o di un artista senza rendergliene conto. Sarà l’interessato a doversi cercare e leggere se vuole il materiale esclusivo su lui.
Io mi muovo in modo diverso.
Contatto l’interessato e sviluppiamo insieme un percorso. Percorso anche di marketing.
Sto stringendo alleanze importanti. Vendere un vostro Cd tramite la mia promozione a siti commerciali vi arricchirà non solo monetariamente.

Voi sapete che la visibilità è tutto in Rete. Visibilità vi offro, ma non solo.
Sto adoperandomi per instaurare un rapporto commerciale sulla musica, a livello di promozione e/o edizioni musicali.

Per ora c’è il blog, ci siete voi e ci sono io. Uniamo le forze in campo ?


A presto,

Michele F. Venturini.
musico, scriba e, possibilmente, interprete linguistico.



NB Qualora, speriamo di no, non giungesse, entro un tempo ragionevole, una vostra risposta alla mia e-mail, non sarete più contattati alla vostra e-mail per promozioni future da parte mia e sotto questa forma.
questo è il primo link, porta al video sul quale avete letto sopra il mio intervento sul video.
Si tratta di videos registrati al MEI Festival 2006, che si è tenuto a Faenza (FI).

Si chiamano: Zibba e gli Almalibre, sono molto bravi.
Guardateli.

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=6038&ext=_big.wmv

Sulla musica di Luca Stefanoli

Ho contattato Luca dopo aver ascoltato le sue canzoni su myspace


Precise e melodicamente pop arrivano le note di intro al piano di ‘Perché perché’. Segue l’approccio vocale di Luca Stefanoli, il ritmo è melodico, che ricorda, come già ricordato da altri critici, alcune melodiche di Vasco Rossi. Vero, anche per i riff alla chitarra elettrica, distorta quanto basta, e la batteria nello stile rock italiano.

‘Lulù scusa’ ha il sound elettrico che questo buon strumentista trae dalla propria chitarra.
Il ritmo è orecchiabile e originale allo stesso tempo; non ci sono contaminazioni postmoderne, anzi, per certi versi questo suono rock ricorda certi rocker degli anni ottanta; a volte ricorda i suoni rock del Ligabue classico anni ’90.

C’è un brano che inizia in lingua inglese;’Luca (from C B)’;
la dizione è chiara, forse vocali troppo aperte tipiche dell’accento italiano, ma un cantato nel complesso molto capibile ed intuibile anche al primo ascolto.
Poi segue una strofa in italiano e Stefanoli non si smentisce nel sound, e nella ritmica della batteria che precisa sottolinea i suoi passaggi melodici, le sue strofe e le pause tra queste.

Anche il successivo ‘Hate and Love’ è in inglese; ritmiche più lunge e più rilassate, una ballata soft rock, che prosegue in inglese. Invece ‘Parzialmente scremato’ è un buon pezzo blues alla chitarra e batteria nelle misure ortodosse di questo genere chitarristico, un brano strumentale.

Nel complesso un buon lavoro.

martedì 3 aprile 2007

Links a... Massimiliano D'ambrosio

Citiamo senza presentare per ora il sito ufficiale di Massimiliano D'Ambrosio.

Tempi tecnici ci costringono a posticipare per ora i 'link ragionati'



Comunque tutto su Max lo trovate al suo sito:



http://www.massimilianodambrosio.it

domenica 1 aprile 2007

La Band al completo

LA67

-a camorra song'io-

A camorra song’io

Funky Hip Hop

Polosud (2005)



‘A camorra song’io ha una contaminazione Metal nell’intro con la chitarra distorta, che pone subito nella mente dell’ascoltatore la situazione di allerta sociale. Poi entra il cantato reggamuffin che esprime l’urlo di un quartiere, Scampia, presso Secondigliano, Napoli, dove si aggirano reali e inquietanti personaggi dell’immaginario dei film poliziotteschi e del rap dei ghetti newyorkesi.

Il Cd contiene dodici brani tra cui un rifacimento di ‘Don Raffaè’ del maestro De Andrè. Il brano è rivisitato in chiave funky, ma nel refrain contiene le ritmiche originali, create da Fabrizio De Andrè.
Il brano numero tre si intitola ‘Voglie parlà’; gli ‘A67 hanno promosso un progetto con questo nome, che racchiude la rabbia di chi deve assistere inerme ai delitti impuniti della camorra, e di fatto si pone ‘Contro la camorra e contro tutte le mafie’ come recita il sottotitolo della manifestazione di divulgazione scolastica elaborato con il patrocinio di Regione Campania, di Libera e di Amnesty International.
Il brano ‘Vogliè parlà’ diventa nel 2004 la colonna sonora del film ‘Ladri di barzellette’ di Bruno Coltella e di Leonardo Giuliano. Nello stesso anno esce a settembre, il mini Cd, prodotto dalla Polosud.

Gli A67 sono Daniele sanzone, voce e front leader, Alfonso Muras al Basso, Enzo Cangiano alla chitarra, Andrea Verdicchio al sax e Luciano Esposito alla Batteria.

mercoledì 28 marzo 2007

Emarginazione emersa

L’hip hop partenopeo di Daniele Sanzone e i suoi. Ritmi sommersi per emergere dal ghetto.

Quello che oltre dieci anni fa era un progetto inteso come risposta ad una situazione di emarginazione e comunque socialmente difficile dell’hinterland napoletano di Secondigliano, quartiere Scampia.
Occorre fare un discorso a monte se si vuole capire il perché del nome del gruppo, insolita sigla ‘a67. Non è la sigla di una autostrada ma indica la legge 167, anzi ne parla chiamandola per nome, nel gergo di Napoli.

E tutta la musica degli a67 si tinge di gergale. Come l’hip hop dei ghetti ai margini delle grandi metropoli americane; i testi sono quelli comuni della gente di Scampia, delle problematiche quotidiane di quel quartiere di 50mila abitanti senza una struttura di Pronto Soccorso.
La Legge 167 del 1962 da cui prende nome la band, parlava di riqualificazione urbana di quel quartiere, che già progettualmente assurdo in quanto privo di aree di ritrovo e piazze a misura d’uomo è ora a tutti gli effetti un ghetto metropolitano: quello che è il quartiere adesso Daniele e il suo gruppo lo hanno trasformato nei suoni funky e freestyle delle loro canzoni.

Quello che è l’emarginazione di scampia degli’a67 emerge durante una puntata di ‘Demo’, programma promozionale di Radio Uno condotto da Marengo e Pergolati e il gruppo inizia a far parte del presente mediatico del post 2000; nel 2002 sono presenti alla maratona per la vita di Teleton e l’anno seguente entrano nella compilation voluta da Rai Trade e intitolata ‘The Best Of Demo” e sono presenti in vetta alla classifica ‘Demo’s top 10’ con "Voglio parlà" che diventerà colonna sonora del film ‘Ladri di barzellette’ del regista Bruno Coltella e di Leonardo Giuliano.
Entrano a pieno titolo nell’ ”Enciclopedia del pop-rock napoletano" pubblicata da Rai-Eri e partecipano al relativo concerto intitolato “I suoni dell’Enciclopedia”.Nel mese di settembre esce il primo mini cd degli 'A67, prodotto dall’etichetta Polosud, la cui produzione artistica è affidata a Ettore Sciarra e anche agli 'A67. Il mini cd con 5 tracce tra cui un arrangiamento di ‘Don Raffaè’ di F.De Andrè, viene dedicato alla memoria di Felice Pignataro Alle incisioni partecipano noti artisti tra i quali Daniele Sepe, Ernesto Vitolo e Gabriella Pascale. A novembre vincono il premio S.I.A.E. superando le candidature di ben 12mila artisti provinati e sono premiati dal Presidente SIAE del Premio onomino 2004.
Nel 2005 il brano “‘a67” diventa parte della colonna sonora del film ‘La guerra di Mario’ di Antonio Captano, dopo l’uscita del loro Cd “’A camorra song’io” per la Polosud seguono alcuni premi, radiofonici e musicali.
Il 2006 è l’anno del trionfo; la stampa musicale francese e inglese si occupa di loro e vengono invitati a Milano per la festa del trentennale di Radiopopolare e si esibiscono al Mei Festival a Sanremo. Gli ‘a67 producono un progetto di ampio respiro con Radiopopolare e con Amnesty International, cui partecipano artisti di rilievo come Mauro Pagani e Francesco Moneti dei Modena City Ramblers. Vincono il concorso organizzato da Amnesty International ‘Voci per la libertà’.

Dalla voce del front singer:

"Lontani da illusioni ed utopie, la nostra soddisfazione si appalesa nel momento in cui uno dei cosidetti ragazzi a rischio o meglio ancora uno di quei ragazzi che è nato e cresciuto nell'illegalità (la maggior parte dei nostri amici), si ferma per un attimo a riflettere su una nostra canzone e quindi su di un tema che noi riteniamo di fondamentale importanza per allargare sempre più la visuale di un modo di vedere e di sentire, che ha come condizione della propria esistenza il chiudersi all'interno del proprio spazio.Naturalmente non solo di quei ragazzi, bensì di chiunque abbia voglia di ascoltare la nostra voce e il nostro suono".

Daniele Sanzone
ricomincio da (a)67.

Ricomincio da tre recitava un famoso comico partenopeo, Massimo Troisi,che nella propria effervescente napoletanità avrebbe potuto captare appieno la gergalità 'da ghetto' della lingua 'contaminata' degli 'a67. Gergalità già difficile per chi, come me, da non indigeno, assorbe il ritmo reggaemuffin' rappeggiato e denso di hip hop della band di Scampia. Ma è un ritmo e una melodicità che ti rimangono dopo l'ascolto. Quello che la band ha vissuto e vive sulla propria pelle, nel vivere a Scampia, emerge dalle parole della band. Il disco è ormai assimilato dai fans che li conoscono e li seguono nei loro show, in cui dimostrano validità del canto solista e dell'apporto strumentale della band. Ma si può parlarne ancora:
sono venuto a conoscenza, per averli ascoltati e contattati via e-mail,gli 'a67 di Scampia.
Se i Pirati che combattevano le marinerie di Francia e Inghilterra avevano un teschio nel drappeggio, come scaramanzia della morte, così gli 'a67 per scaramanzia, (si può parlare di scaramanzia con un napoletano ?!), hanno intitolato il loro Cd: A Camorra song'io, Polosud, 2006.
Avviso ai naviganti:

notabene: tutti gli articoli sugli 'a67 come ogni contenuto di questo blog ha come fonte: Internet.
Coloro che sono citati hanno dato la propria disponibilità o sono stati avvisati della pubblicazione (solo) online di questo blog.

Michele F Venturini,
parole-remote.blogspot.com

sabato 17 febbraio 2007

Spesso ho osservato come le persone più svantaggiate economicamente scelgano di vivere presso le zone di maggiore rischio di fattore ambientale. Molte volte, presso aziende inquinanti, in zone squallide, trovano un alloggio adatto alle proprie possibilità i nuovi poveri e chi comunque vive in difficoltà. Alcune delle più conosciute compagnie di trasporti usano veicoli a benzina senza piombo nei pressi di Paesi relativamente arretrati economicamente. Carburanti economici, ma più inquinanti, sono una offesa verso paesi sensibili ai problemi di inquinamento atmosferico. Laddove si intraveda in una sezione della società, una coscienza verso il diritto ad una esistenza in un mondo non inquinato, le organizzazioni perpetrano le loro attività di inquinamento ambientale, e lo fanno senza avere in conto alcuno questa coscienza. C’e una discriminazione latente che taglia in mezzo tra chi ha e chi non ha; chi ha coscienza, chi sa, chi deduce da una parte e chi non ha coscienza di quelle che saranno, nel prossimo futuro, le conseguenze di un inquinamento atmosferico globale dall’altra.
E’ necessario capire che ogni popolazione ha diritto ad un ambiente salubre e a una particolare dedizione per evitare esposizioni verso fattori inquinanti, e che questo deve essere un diritto universale e imparzialmente amministrato. Occorre prevenire che questo razzismo socio-economico proliferi e si diffonda. La prevenzione, anche in questo caso, rappresenta la via migliore di sviluppo.

venerdì 19 gennaio 2007

Una canzone da musicare

Sono l'Autore e il Traduttore del seguente brano in inglese.


Think boy, think.
di Michele Venturini

parole-remote @2007


Think boy that when your dreams’ are not pink, ‘n you dream about an entity u blink,
As at the Sunday’s fair u bought a mirror no one care,
because anybody would pay a pound for a mirror lying on the ground, because every thing on sale is broken, in pink dream rotten.


Reflect
Fading away as colours fade to grey
When you run in the fast lane,



That you are going to find,
Explore yourself inside,
Do it with pride.
There a door you have
Not seen before,
Read what is written on
Remember the life
You are bound.

The sign says
-Enter into a new space-
There is fear on your face,
the sign says
-Enter at your own risk-,
Your hearth fast beats,
You decide to pass over
You decide it’s not in vain,
Just to fly over and around
Of the life you are bound.

The dream stops you probably got,
The power of knowledge,
In the pyramid of power,
You rise up to the stars and rise again,
Shining as the sun is your mind,
You see in you clearly now,
Now no one may fool you around.



Rifletti ragazzo

Rifletti ragazzo,
La tua faccia è pulita,
Dimentica il reale e torna nel sogno.
Dove sei un aereo, ma sai che volare
È inutile, ricorda che sei legato alla Terra.



C’e qualcos’altro nella tua testa,
Qualcosa che stai per trovare,
Conosci te stesso con onore.

C’e una porta che non hai
Mai visto prima
Leggi cosa c’è scritto sopra
Ricorda che sei legato alla vita.


Sul cartello c’è scritto
-Entra in una nuova dimensione-
C’è paura sul tuo volto.
Sul cartello c’è scritto
-Entra a tuo rischio-
Il tuo cuore batte forte.
Decidi di passare
Sai che non è inutile,
Per volare in cerchi sopra
La vita cui sei legato.

Il sogno finisce, probabilmente ora
Hai il potere della Conoscenza
Nella piramide del Potere.
Sali verso le stelle e oltre,
La tua mente brilla come il sole
Vedi chiaramente in te,
E nessuno potrà più fregarti.

TOMMY, the movie

TOMMY, the movie
L’ opera Rock opera degli Who.
A cura di Michele F.Venturini
©2007

IL film Tommy esce nel 1969. Sarà se-guito alcuni anni dopo da Quadrophe-nia. La critica chiamerà questi films con il nome di ‘Rock-Operas’.

Le musiche di Tommy sono state composte da Pete Townshend, tranne due tracce che sono state create dal bassista Jhon Entwistle e una attribuita artificiosamente a Keith Moon, sebbene fosse stata scritta da Townshend. Che fu in effetti, il creatore del disco.

La pellicola uscì nei cinema inglesi e i critici si di-visero tra chi con-siderava l’album un capolavoro e l’ini-zio di un nuovo genere cinemaogra-fico, e chi fosse piut-tosto una comme-dia dark. Pete confessò le critiche che gli mossero alcuni fans.
Dissero a Townshend che aveva impiegato ben due anni per ottenere un prodot-to mediocre, mentre piuttosto ne avreb-be potuto impiegare tre, creando qual-cosa di migliore.

Gli Who sono Jhon Entswistle, Pete Townshend, Roger Daltrey e Keith Moon, scomparso nel 1973. Hanno ini-ziato a suonare in piccoli Clubs del quartiere nel cen-tro di Londra chiamato Soho, quartier generale allora e ora, di musicisti e artisti vari.
Il gruppo ha suoato dal vivo e regis-trato dischi, talvolta solisti per i tre compo-nenti rimasti, altre volte insi-eme; ci furono due lunghe pause:una tra il 1983 e il 1988 e l’altra tra il 1990 e il 1995.
Quest’anno, nel 2006, la band ha prodotto un album realizzato inte-ramente in studio di registrazione.

Nei primi concerti il gruppo si chia-mava ‘the detours’, e suonavano rhy-thm’n blues. Comin-ciarono a chiamarsi The Who quando ar-rivò il batterista Keith Moon, e per un lungo periodo Daltrey fu il front man che cantava, mentre gli altri componenti del gruppo suonavano. Daltrey è stato autore di numerose canzoni come d’al-tronde lo è stato Entwistle.
Il primo disco si intitolava ‘my ge-neration’ e con-teneva questo fortunato brano che fece conoscere gli Who al pubblico dei clubs di Soho, a Londra.