venerdì 1 dicembre 2006

trame films musicali

Tommy - The Rock Opera

TOMMY, la rock opera degli Who.

IL film Tommy, dopo un lungo periodo di preparazione, esce nel 1969. Sarà seguito alcuni anni dopo da Quadrophenia. La critica chiamerà questi films con il nome di ‘Rock-Operas’. Sono state composte da Pete Townshend, due tracce sono state create dal bassista Jhon Entwistle, mentre una era stata attribuita artificiosamente a Keith Moon, sebbene fosse stata scritta da Townshend. Townshend fu in effetti, il creatore del disco. In un’intervista degli anni settanta su Tommy disse molte cose. Disse di aver avuto grandi idee e di avere ancora in grande rispetto questa Opera Rock; così l’avevano chiamata durante la preparazione. Occorre affermare che lo stesso Richard Barnes, storico degli Who e loro autore di testi, dichiarò che invece di Rock Opera si trattava di una Rock-Cantata o un ciclo di canzoni rock. Questo perché, precisava, nel disco non aveva trovato quegli elementi tipici di un’Opera, con il proprio classico sistema di movimento sul palcoscenico, di fronte ad uno scenario, recitando con la voce e con il corpo. Pete disse di aver sempre voluto fare qualcosa di grande, reputando il Rock come un insieme di molti significati e dissentendo sul fatto che questa musica fosse arte di basso livello, o che addirittura non fosse arte. La pellicola uscì nei cinema inglesi, i critici si divisero tra chi considerava l’album un capolavoro e l’inizio di un nuovo genere cinematografico, e chi fosse piuttosto una commedia dark. Pete confessò le critiche che gli mossero alcuni fans. Dissero a Townshend che aveva impiegato ben due anni per ottenere un prodotto mediocre, mentre piuttosto ne avrebbe potuto impiegare tre, creando qualcosa di migliore. Pete dichiarò che aveva cercato di creare un disco analizzabile da molti punti di vista, unendo simbolicamente gli aspetti sociali della storia con gli aspetti musicali della colonna sonora. Volendo creare consapevolezza nello spettatore, townshend introdusse, esplorandoli e analizzandoli, temi quali le sette religiose e le sostanze stupefacenti. Ha dichiarato che voleva anche inserire un significato spirituale nel film. Va detto che in quegli anni Townshend si era recato per un lungo periodo in una regione dell’India, per diventare discepolo di un famoso Maestro di vita, secondo la religione Animista e Spirituale. Al ritorno scrisse Baba o’ Riley, dedicandola al Maestro di nome, appunto, Baba. Voleva che nascesse una sorta di autocoscienza nello spettatore, voleva lanciare un messaggio preciso e generale ad un tempo. SI dichiaro sbalordito del successo commerciale del film; sentiva di aver fatto qualcosa di grande, di ben riuscito. Non scrisse la scenografia nell'ordine in cui la vediamo nel film: i primi brani furono 'the Doctor Song', 'Pinball Wizard' e il brano di chiusura. Lo svolgimento era stato reso in una sorta di grafico lineare da parte del suo autore, che affermò di aver voluto creare una visione dall’esterno di un messaggio che parte dall’interno del gruppo di idee simboliche. Appena l’album uscì subì la censura dagli organismi della televisione britannica, la BBC che considerava il film Tommy non adatto al proprio pubblico. Su questa linea dura si mossero anche le radio locali, che rifiutarono di passare i brani degli Who che suonavano Tommy. Nel corso degli anni successivi il successo dell’Opera Rock Tommy crebbe, negli anni ottanta si iniziarono a vendere supporti VHS con il film completo, e sottotitolato per alcuni paesi europei.
Gli Who da allora hanno suonato Tommy in importanti concerti davanti a centinaia di spettatori di tutte le età. Il loro pubblico è molto vasto: ci sono anche i più giovani, attratti da un sound che non hanno vissuto come musica a loro contemporanea; e ci sono i nostalgici, quelli che a quei tempi c’erano, e ci sono ancora.

Gli Who sono Jhon Entswistle, Pete Townshend, Roger Daltrey e Keith Moon, scomparso nel 1973. Hanno iniziato a suonare in piccoli Clubs del quartiere nel centro di Londra chiamato Soho, quartier generale allora e ora, di musicisti e artisti vari.
Il gruppo ha suonato dal vivo e registrato dischi, talvolta solisti per i tre componenti rimasti, altre volte insieme; ci furono due lunghe pause:una tra il 1983 e il 1988 e l’altra tra il 1990 e il 1995. Quest’anno, nel 2006, la band ha prodotto un album realizzato interamente in studio di registrazione.
Nei primi concerti il gruppo si chiamava ‘the detours’, e suonavano rhythm’n blues. Cominciarono a chiamarsi The Who quando arrivò il batterista Keith Moon, e per un lungo periodo Daltrey fu il front man che cantava, mentre gli altri componenti del gruppo suonavano. Daltrey è stato autore di numerose canzoni come d’altronde lo è stato Entwistle. Il primo disco si intitolava ‘my generation’ e conteneva questo fortunato brano che fece conoscere gli Who al pubblico dei clubs di Soho, a Londra. Il successo arrivò l’anno dopo, nel 1966 quando registrarono ‘A quick one’ che in seguito dichiararono trattarsi di una ‘mini opera’. Nel 1967 escono con ‘The Who sell out’ un 'concept album’ sempre secondo la denominazione data dal gruppo al disco, e fu uno dei primi ‘concept album’ che fino ad allora i critici musicali avevano recensito.




Quadrophenia

giovedì 30 novembre 2006

musicians welcome

Prende inizio qui il post -musician welcome- rivolto a tutti i musicisti, e loro simpatizzanti, che vogliano contattarmi. In questo spazio troveranno posto gli inviti ed i contatti, a partire da ora, ...ai vostri posti...via!