C’è un gruppo da anni seguito nei propri concerti, creato da cinque ‘appassionati d’Irlanda’, già sperimentatori Folk ed ex rockettari in cerca di un cambiamento. Sono i Modena City Ramblers. I Modena iniziano registrando un ‘demo-tape’ nel 1991, nello stile dei canti e delle ballate d'Irlanda; cantano un universo musicale nel quale riecheggiavano i canti della tradizione musicale italiana.
Gli anni dello sviluppo artistico sono fortunati per il gruppo: fanno concerti e viaggi, incidono dischi e rilasciano interviste; fino ai giorni nostri, dove vendono cinquantamila copie dell‘album ‘Appunti Partigiani’, registrato nel 2005.
Il secondo brano, 'Quel giorno a primavera' è una tipica ballata a cui questo gruppo ci ha abituati. Le parole scandite formano una storia tipica dei Ramblers, che descrive uno scenario inquietante e contemporaneo. In 'Oltre la guerra e la paura' entrano miscelata ritmicamente al tappeto sonoro del brano precedente. Inizia il canto di ‘betty’, che narra della diversità tra la storyteller, in questo caso impersonificata dalla Mezzani, e un immaginario ‘fratello’ di lei, che vive vittima della paura dell’attualità di una guerra. 'I prati di Bismantova' ha un ritmo diverso dalle ballate tradizionali dei Ramblers; il ritmo è lento e narrativo, le percussioni che richiamano Paesi lontani scandiscono il ritmo. Gli strumenti sono quelli della tradizione balcanica
giovedì 21 dicembre 2006
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